article translation - by 'steamin' (many thanks)
Osama-Berlusconi? «Trappola giornalistica»
Osama-Berlusconi? ‘Journalistic trap’
«È un videomontaggio di Mediaset e fatto giungere ad Al Jazira per rilanciare il Cavaliere in difficoltà»
‘It’s a video-montage by Mediaset and sent to Al Jazeera to relaunch ‘il Cavaliere’ who is in trouble’
Francesco Cossiga (Ansa)
ROMA - «A quanto mi è stato detto domani o dopo domani la più potente catena quotidiani-periodici del nostro Paese dovrebbe dare le prove, con uno scoop eccezionale, che il video (in realtà un audio, ndr) nel quale riappare Osama Bin Laden, leader del 'Grande e potente movimento di Rinvicita Islamica Al Qaeda', che Allah lo benedica!, nel quale sono formulate minacce anche all'ex premier Silvio Berlusconi, sarebbe nient'altro che un videomontaggio realizzato negli studi di Mediaset a Milano e fatto giungere alla rete televisiva islamista Al Jazira che lo ha ampiamente diffuso». Lo afferma il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga in un comunicato.
‘From what has been said to me yesterday or the day before, the most powerful chain of newspapers and magazines in our country ought to give the proof, with an exceptional scoop, that the video (IN REALITY AUDIO) in which Osama bin Laden reappears, leader of the ‘Great and powerful movement of Islamic revenge Al Qaeda’, let Allah bless it! In which there are also threats made to the ex premier Silvio Berlusconi, is said to be nothing other than a video-montage put together in the studios of Mediaset in Milano and made for the benefit of the Islamic TV network Al Jazeera that has broadcast it widely’ So affirms the former president of the Republic Francesco Cossiga in a statement.
«TRAPPOLA» - «La 'trappola' sarebbe stata montata, secondo la sopra citata catena di stampa, per sollevare una ondata di solidarietà verso Berlusconi, nel momento nel quale si trova in difficoltà anche a causa di un altro scoop della stessa catena giornalistica sugli intrecci tra la Rai e Mediaset», continua il senatore a vita. «Da ambienti vicini a Palazzo Chigi, centro nevralgico di direzione dell'intelligence italiana, si fa notare che la non autenticità del video è testimoniata dal fatto che Osama Bin Laden in esso 'confessa' che Al Qaeda sarebbe stato l'autore dell'attentato dell'11 settembre alle due torri in New York, mentre tutti gli ambienti democratici d'America e d'Europa, con in prima linea quelli del centrosinistra italiano, sanno ormai bene che il disastroso attentato è stato pianificato e realizzato dalla Cia americana e dal Mossad con l'aiuto del mondo sionista per mettere sotto accusa i Paesi arabi e per indurre le potenze occidentali ad intervenire sia in Iraq sia in Afghanistan. Per questo - conclude Cossiga - nessuna parola di solidarietà è giunta a Silvio Berlusconi, che sarebbe l'ideatore della geniale falsificazione, né dal Quirinale, né da Palazzo Chigi né da esponenti del centrosinistra!».
‘The trap is said to have been put together, according to the above cited press chain, to stir a wave of solidarity towards Berlusconi, at a moment in which he finds himself in trouble also because of another scoop from the same journalistic chain on the plots between RAI and Mediaset’ continues the life senator. ‘From political circles close to the Palazzo Chigi, the neurological centre of Italian intelligence operations, it is noted that the non-authenticity of the video is witnessed by the fact that OBL in this ‘confesses’ that Al Qaeda carried out the attack of 11 September on the twin towers in New York, while all the democratic inner circles of America and Europe, starting with those on the Italian Centre-Left, now know well that the disastrous attack was planned and carried out by the American CIA and Mossad with the help of the zionist world to put the Arabic countries under accusation and to induce the Western powers to intervene both in Iraq and in Afghanistan. For this,’ concludes Cossiga, ‘No word of solidarity has arrived at Silvio Berlusconi, who is said to have had the idea of the ingenious falsification, neither from the Quirinale, nor from the Palazzo Chigi, nor from the representatives of the centre-left!’